i consigli dello specialista
Cosa fare per le punture d’insetti?
MILANO – Punture e morsi di insetti sono all’ordine del giorno in estate. «La maggior parte degli insetti, fatta eccezione per gli imenotteri (api, vespe e calabroni), ci pungono perché si nutrono di sangue e rilasciano allergeni che provocano una microreazione allergica oppure sostanze che creano infiammazione. Gli imenotteri pungono per difesa e anch’essi rilasciano sostanze allergizzanti, tanto che alcune persone possono addirittura sviluppare una reazione allergica grave e arrivare allo shock anafilattico» spiega Enzo Berardesca, direttore del Dipartimento di dermatologia infiammatoria e immunoinfettivologica dell’Istituto Dermatologico San Gallicano, IRCCS, Roma.
Che cosa succede dopo la puntura?
«In genere si forma di un pomfo arrossato e infiammato. Comuni sono il prurito, soprattutto nel caso di zanzare, e il dolore, associato in particolare alla puntura di imenotteri. Quando si viene morsi da una zecca, invece, spesso non si sente nulla e il tutto passa inosservato. Ancora alcuni insetti, come per esempio le cimici, quando pungono iniettano una sostanza anestetica per cui sul momento non ci si accorge di nulla, solo dopo un po’ si nota la formazione di uno o più pomfi pruriginosi. Alcuni insetti, attraverso il morso o la puntura, possono trasmettere anche germi capaci di causare malattie importanti. È il caso, per esempio, della malattia di Lyme o della febbre bottonosa del Mediterraneo, trasmesse da alcune zecche o della malaria, dalla zanzara Anopheles, specie nelle aree tropicali di Africa, Asia e America centro-meridionale».
Che cosa si può fare?
«Alcuni accorgimenti possono dare sollievo e sono utili per soggetti sensibili o più suscettibili, come i bambini, oltre che nei casi di punture multiple. Impacchi con acqua fredda o ghiaccio possono aiutare a ridurre arrossamento, gonfiore e dolore, mentre quelli con acqua calda decongestionano. Utili anche le creme lenitive o all’ossido di zinco, mentre è meglio evitare intrugli strani e la troppo aggressiva ammoniaca. È sempre buona regola cercare di non grattare la lesione per non rischiare che si infetti. Nel caso in cui non ci si riesca a trattenere e si formino delle escoriazioni, meglio disinfettare la lesione ed eventualmente applicare una crema antibiotica. Se il pomfo è esteso e prude molto si può prendere in considerazione l’applicazione di una crema al cortisone. Se si viene morsi da una zecca bisogna toglierla molto delicatamente, possibilmente con delle pinzette».
Quando una puntura può essere rischiosa?
«In rari casi la puntura di insetto può causare una reazione allergica grave e condurre allo shock anafilattico. Se poco dopo la puntura compaiono difficoltà respiratorie e sintomi che interessano più apparati via via crescenti bisogna cercare subito soccorso medico».