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Nevi nel bambino

Le lesioni melanocitarie dei bambini sono nella maggioranza dei casi benigne e di conseguenza facilmente gestibili nella pratica clinica. Ci sono tuttavia almeno due ambiti “problematici”, ossia la diagnosi differenziale tra melanoma e nevo di Spitz, e la gestione dei nevi congeniti giganti. Il nevo congenito gigante è il più importante fattore di rischio per melanoma nei bambini al di sotto dei 12 anni di età; ciò nonostante meno dell’1% dei bambini con nevi congeniti sviluppa un melanoma. Dato che il melanoma in età pediatrica è un evento estremamente raro, è probabile che la maggior parte dei medici non si confronterà mai con questa neoplasia nel corso della propria attività professionale. Tuttavia è importante e di grande utilità saper riconoscere le lesioni problematiche in modo da agire in maniera rapida ed efficace nel caso di una lesione melanocitaria nuova e a rapida crescita (caratteristiche distintive dei nevi di Spitz) o in caso di cambiamenti nel colore, dimensione o forma dei nevi congeniti

Psoriasi

La psoriasi è una malattia cutanea cronica non contagiosa ad eziologia tutt’ora sconosciuta, tipicamente caratterizzata da chiazze eritemato-desquamative. L’estensione dell’interessamento cutaneo può variare da aree localizzate di modeste dimensioni, fino al coinvolgimento di tutta la superficie corporea. Possono essere colpite dalla malattia anche le articolazioni, le unghie e le mucose.

Nelle diverse casistiche prese in considerazione l’incidenza della psoriasi viene segnalata con delle variazioni dallo 0,27% al 6 % della popolazione totale. La psoriasi, sebbene presente a tutte le età, compare prevalentemente tra la 2° e la 3° decade di vita. Indagini retrospettive condotte su una ampia casistica ci hanno indicato come l’età media di insorgenza del primo episodio sia di 28 anni.
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Acne

L’acne rappresenta un disagio dermatologico che interessa circa il 40% della popolazione  tra i 12 ed i 30 anni. Un sondaggio dell’Inra Demoskopea del marzo del 2000 colloca l’acne fra le principali preoccupazioni di tipo estetico, nei giovani fra i 18 ed i 25 anni, seconda soltanto al soprappeso ed alla perdita dei capelli. Paura, vergogna, ansia e disagio. Difficoltà del rapporto con gli altri. La pelle è un tramite fondamentale di comunicazione non verbale con il mondo esterno. E l’epoca di insorgenza tipica dell’acne si colloca proprio durante l’adolescenza, periodo esistenziale critico nel quale i conflitti legati al cambiamento della propria immagine, della sessualità e della scuola sono all’ordine del giorno  D’altra parte lo stress è in grado di influenzare l’andamento del processo acneico interferendo con i fattori metabolici ed endocrinologici che lo sostengono. Sono del 1953 le prime pubblicazioni che evidenziavano come soggetti acneici sottoposti ad una situazione sperimentale fonte di stess emozionale presentavano aumentati livelli di sebo misurato al livello del solco naso-genieno. Nel maggio 2002 si evidenziavano a livello dei sebociti umani recettori per il CRH, ormone secreto dell’ipotalamo in condizioni di stress, che se attivati sono in grado di determinare un incremento bifasico nella sintesi dei lipidi sebacei.

Sulla base della gravità del quadro clinico si parla di acne live, moderata e grave. Acne lieve: comedoni localizzati con sparse lesioni infiammatorie. Acne moderata: lesioni infiammatorie associate a lievi cicatrici. Acne grave: lesioni nodulo-cistiche associate ad esiti cicatriziali. Il trattamento può essere di tipo farmacologico (topico e/o sistemico) e/o cosmetico ( alfaidrossiacidi, lipoidrossiacidi, fosfatidilcolina, acido linoleico). La terapia topica è indicata nei casi di acne lieve e moderata. La scelta del farmaco è dettata dal tipo di lesioni cliniche predominanti. Gli agenti topici maggiormente utilizzati sono: retinoidi topici, acido azelaico, benzoilperossido ed antibiotici topici.

Barriera cutanea e dermatite atopica

La barriera cutanea e’ una la struttura collocata nel profondo dello strato corneo che modula l’interazione tra ambiente esterno ed i cheratinociti che rappresentano la parte vitale della cute. La barriera regola l’assorbimento transcutaneo e la penetrazione di sostanze esterne, contaminanti ambientali, irritanti e inibisce o modula la perdita idrica.
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